8.3.07

La cena


"Solo un terzo dell'allenamento per la crescita muscolare si effettua tra le mura della palestra. La restante parte compete alla tavola ed al letto".
Così diceva il saggio.
Non solo ci si deve torturare, in orari in cui la gente normale cena o si riposa, tra le maleodoranti panche ed i manubri scassati della Big Gym. Il supplizio continua a tavola, dove noi poveri natural siamo costretti ad ingurgitare il peggio che la tradizione culinaria italiana possa offrire. Poi ci mettiamo a letto, convinti che tutto possa andare meglio. Palle, perchè i doms (dolori muscolari da accumulo di acido lattico per i profani) ci tormentano per tutta la notte, regalandoci, quando dio ci assiste, crampi e tremori da possessione demoniaca.
Ma non dell'allenamento, nè del riposo, intendo dibattere questa sera. Mi concentrerò sulla cena.
La cena è il pasto più bastardo della giornata, poiché si colloca (per chi s'allena all'Ora dei Grossi), subito dopo l'allenamento ed appena prima di andare a dormire.
Ciò significa dover incamerare una dose di carboidrati sufficiente a tamponare il danno causato dall'abuso di metalli pesanti (la ghisa, non il mercurio) ma tale da non compromettere il tanto agognato tiraggio.
La soluzione?
Fustigarsi fisicamente e psicologicamente come faccio io (v. documentazione fotografica allegata):
- 250 gr di pollo bollito, condito con un cucchiaio di olio di soia e limone.
- 200 gr di finocchio crudo, condito con un cucchiaio di olio di soia ed una punta di cucchiaio d'aceto.
- insalata verde a profusione
- acqua naturale
Sulla questione verdure possiamo chiudere un occhio.
E' il pollo bollito l'oggetto del contendere.
Tralasciamo (volutamente) l'aspetto estetico della pietanza, che si presenta in tocchetti minuscoli dalla forma irregolare e dal colore cacca di maiale anemico. L'odore ricorda vagamente quello dell'infante da cambiare, dopochè egli, tronfio, ha colmato il pannolone della pupù santa della mamma.
E' il gusto che, maledizione, toglie ogni flebile soffio di voglia di vivere.
Al palato il pollo bollito ricorda, vagamente, l'omogeneizzato. Tuttavia, subito il gusto prende corpo, rammentando aromi di ospedale ed un retrogusto di mensa scolastica.
Terrificante.
Anche questa sera, però, da buon guerriero del fisico ho superato la prova ed ho finito tutto quello che c'era in tavola. Per fortuna ho abbandonato l'annichilente rituale dei fiocchi di latte pre-nanna, e ciò mi fa sentire un po' meno guerriero Maori ed un po' più normale.
Excusatio non petita, accusatio manifesta: lo faccio per diventare Grosso.
...ma l'entità del supplizio dovrebbe fregiarmi, del tutto automaticamente, dello status di Enorme.
Con una devastante lack of motivations
Vostro, Andreuccio

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao amico. sono anh'io di novara. Il pollo fallo sulla piastra. Si cuoce + in fretta. Nn devi usare condimenti. Puoi metterci spezie ed è + buono di quello bollito.

Anonimo ha detto...

ciao , scusa se ti correggo ma con i doms no centra l'acido lattico , ma quello di cui parli è un microlesione al muscolo che fa sentire quel dolore . train hard feel good bye